30 nov. - Dopo aver bloccato per quasi un’ora l’autostrada A14 in direzione nord verso il raccordo con l’A1 Milano-Firenze e l’A13 per Padova gli studenti si sono diretti verso il centro della città. Gran parte del corteo, che in autostrada aveva raggiunto il numero di circa 7000 manifestanti, da poco meno di un’ora ha raggiunto la stazione ferroviaria centrale. Gli studenti hanno tentato di entrare nelle sale della stazione, ma sono stati fronteggiati e respinti da Polizia e Carabinieri in tenuta “antisommossa”. Dal corteo è partito un fitto lancio di oggetti - anche pietre e bottiglie - e gli agenti hanno effettuato due cariche, la seconda delle quali è stata molto dura. Gli agenti hanno manganellato gli studenti delle scuole superiori che all’arrivo della carica erano finiti in terra. Diversi i feriti, che due ambulanze arrivate in stazione stanno medicando. Una ragazza colpita a una gamba e alla testa è stata trasportata in ospedale. Dopo i tafferugli, il corteo ha lasciato la stazione e si è diretto verso il centro cittadino.
A partire dalle 16 circa si sono riuniti in assemblea in via Zamboni, a Lettere e Filosofia.
A partire dalle 16 circa si sono riuniti in assemblea in via Zamboni, a Lettere e Filosofia.
Dopo Lettere e Filosofia, anche alla facoltà di Scienze politichedell’Università di Bologna è cominciata un’occupazione.
Il corteo era partito in mattinata dalle Due Torri, formato solo dai medi, si era collegato agli studenti universitari e ai ricercatori in Piazza Verdi.
Da Via Zamboni la manifestazione ha preso Via Stalingrado e poi ha raggiunto l’autostrada, dall’ingresso Fiera. Gli studenti, sono diecimila per gli organizzatori, stanno camminando lungo l’autostrada, bloccando il traffico, diretti verso Arcoveggio.
Gli studenti medi tenevano in mano piccole asce di cartone, a simboleggiare i tagli. Presenti quasi tutti gli istituti cittadini, molti in occupazione, dal Belluzzi, al Minghetti, al Copernico. In testa il collettivo autonomo studentesco.
La stazione ferroviaria era stata blindata dalla mattina, presidiata dalle forze dell’ordine e con gli ingressi chiusi da un lucchetto, tranne uno.
Ci sarà un’assemblea per programmare nuove giornate di mobilitazione alle 16 di venerdì prossimo, a Lettere.
Nel corso della scorsa notte trenta chili di letame sono stati scaricati davanti alla sede del Pdl, in Via Santo Stefano.